MARIANO ARINI

Centrocampista
Nato il 17 gennaio 1987
Esordio in A: -

1998-99 CASALNUOVO Dil.
1999-00 NAPOLI 0 0 0 0
2000-01 NAPOLI A 0 0 0 0
2001-02 NAPOLI B 0 0 0 0
2002-03 NAPOLI 0 0 0 0
2003-04 NAPOLI 0 0 0 0
2004-05 GLASGOW R. A 0 0
Gen. '05 ROMA A 0 0 0 0
2005-05 NAPOLI C1 0 0
2006-07 NAPOLI B

(legenda)

16 giugno 2003: gli allievi della Roma, che hanno appena liquidato con un secco 4-0 la Salernitana nei quarti, si giocano l’accesso alla finale scudetto contro il Napoli, un’ottima squadra – aveva appena eliminato la Lazio di Delgado e Melara – salita agli onori della cronaca per il marginale contributo offerto dal figlio di Cristina Sinagra e Diego Maradona. I giallorossi, che in campionato avevano incontrato ben pochi ostacoli, soffrono contro la squadra partenopea, riuscendo ad avere la meglio solamente nella ripresa, grazie ad un bel calcio di punizione di Emiliano Landolina. C’era un solo giocatore sotto età tra gli ospiti, contro i quattro della Roma, ma in campo sembrava un veterano: interno sinistro nel 3-4-1-2 di Luigi Caffarelli, Mariano Arini, classe ‘87, era il punto di riferimento della manovra degli azzurri. Una prestazione che, con Bruno Conti sempre presente a bordo campo, non era certo sfuggita alla società giallorossa, che, saputo dei problemi di ambientamento a Glasgow, dove il ragazzo era finito dopo il fallimento del Napoli, lo ha subito tesserato, mettendolo a disposizione della primavera. Con grande soddisfazione di Alberto De Rossi, che in quella partita sedeva sulla panchina degli allievi.

A confermare il valore del giocatore, Filippo Fusco, ex direttore generale del Napoli, “fino all’esonero di Zeman, una decisione che non condivisi e che mi spinse a presentare le mie dimissioni. Arini lo conosco bene, ed ero rimasto sorpreso quando avevo saputo che era finito all’estero: una scelta che non ho capito perché un giocatore come lui, che aveva appena portato gli allievi del Napoli alla fase finale del campionato allievi, nel giro della nazionale, non avrebbe avuto problemi a trovare una sistemazione di prestigio anche rimanendo in Italia. Un centrocampista centrale completo, dotato di un fisico apprezzabile, alto sul metro e ottanta, con un gran temperamento ed una buona tecnica di base. Discreto colpo di testa, bel tiro da fuori: mi ricorda Tacchinardi, per la sua capacità di fare sia il regista che l’interditore, abbinando qualità e quantità. Lo prendemmo dalla scuola calcio del Casalnuovo nel ’99, su segnalazione di Antonio Porta, il responsabile tecnico del settore giovanile, ci costò un milione e mezzo di lire.”

Arini, che non potrà giocare il Torneo di Viareggio per problemi di transfert, può vantare una discreta esperienza nelle nazionali giovanili: approdò in azzurro con uno stage dell’under 16 nel gennaio del 2003, con l’under 17, sempre allenata da Antonio Rocca, l’anno successivo prese parte al girone di qualificazione al Campionato Europeo, insieme ad Alessio Cerci. Nessuna convocazione in questo campionato, per rientrare nel giro azzurro dovrà superare la concorrenza di due dei suoi nuovo compagni di squadra, Aleandro Rosi e Massimiliano Marsili. (Francesco Oddi - 20 gennaio '05)